Uomo politico cinese. Nato in una famiglia di contadini moderatamente
benestante, si iscrisse nel 1920 alla lega giovanile socialista e l'anno
seguente al Partito comunista, appena fondato. Tra il 1921 e il 1922
soggiornò in Russia. Tornato in Cina si occupò di organizzazione
sindacale; durante questo periodo (1925-1927) collaborò con Ciu En-lai.
Divenuto nel 1927 membro del Comitato centrale del partito, vi sostenne la
priorità delle lotte nelle città rispetto al movimento armato
contadino. Nel 1934-1935 partecipò alla Lunga Marcia. Segretario generale
del partito (1942) con Mao e Ciu, diede impulso al movimento d'indottrinamento
nel leninismo dei nuovi seguaci. Nel 1949, con la vittoria dei comunisti e
l'instaurazione della Repubblica Popolare,
L. ne divenne il
vicepresidente, per ascendere alla presidenza dieci anni dopo. In seguito agli
sviluppi della rivoluzione culturale, ultimo atto della controffensiva scatenata
da Mao con l'appoggio di Lin Piao, nonostante l'autocritica, fu espulso (1968)
dal partito e rimosso dalla presidenza della Repubblica nello stesso anno.
Eminente teorico,
L. si è impegnato (come Mao) nel tentativo di
sintesi fra la concezione generale del marxismo-leninismo e la peculiare
esperienza rivoluzionaria dei comunisti cinesi (Yinchan, Ho-nan forse
1898-1974).